La Foresteria dei Baldi
La Foresteria dei Baldi sorge in una porzione del complesso residenziale di un’antica cascina lombarda a corte chiusa, ristrutturata agli inizi degli anni ’90, denominata Cascina Pelizza.
Nulla o quasi si conserva dell’antico fabbricato, che fu demolito per la costruzione del nuovo eseguito tra il 1848 e il 1850 dall’ ingegnere Ernesto Marozzi che ne era il proprietario. In quegli anni furono introdotti tutti quei miglioramenti che l’economia rurale poteva suggerire, tant’è che la Pelizza riuniva anche due piccoli poderi Vignolo e Torchietto e veniva giustamente indicata fattoria modello.
Fornito come era il podere di abbondanti acque, divenne uno dei più ubertosi del Comune e intorno 1880 vi pascolava una mandria di cento mucche su un’estensione di circa 67 ettari.
Veduta da chi vi si accostava sopraggiungendo da S. Lanfranco, presentava un aspetto incantevole, una sorta di castello medioevale. La grossa torre con l’orologio si elevava attigua alla casa del fittavolo, tutta dipinta con gusto e raffinatezza, come pure le altre parti della fattoria. La struttura comprendeva: le case coloniche, la casa del fattore, la casa padronale, la torre, il magazzino-granaio, la porcilaia, la casara, la stalla, il fienile, l’aia, il giardino e gli orti.
In fase di ristrutturazione, nei prima anni ‘90, si è scoperto da alcuni utensili rinvenuti, che dove ora è nata La Foresteria dei Baldi, un tempo viveva e lavorava il falegname della fattoria.
Oggi la cascina è interamente adibita ad abitazioni civili e seppure abbia perso la sua originaria vocazione rurale, mantiene intatto tra le sue mura il fascino di un mondo antico ormai perso, legato alla terra, alle stagioni, agli animali e al duro lavoro nei campi.
Notizie tratte da:
Carlo Dell’Acqua, “Il Comune dei Corpi Santi di Pavia e Cà dè Tedioli Profili storici-descrittivi e memorie edite ed inedite sui fatti accaduti nel territorio dal 1524 al 1528 e sull’ assedio di Pavia del 1655”, Pavia, 1877.
Franco Presicci, “Cascine in Lombardia”, Milano, 1999.
